Questa newsletter è dedicata a fornire un quadro chiaro e aggiornato della situazione attuale e delle opportunità risarcitorie che possono essere sfruttate dalle aziende che hanno acquistato veicoli coinvolti nel cartello autocarri, anche a seguito della decisione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE) del 1 febbraio 2024.
1. Cos’è il cartello degli autocarri?
Nel luglio 2016 e nel settembre 2017, la Commissione Europea ha sanzionato un gruppo di produttori di autocarri per aver partecipato a un’intesa illegale, c.d. “cartello degli autocarri”, che ha interessato il mercato europeo dal 1997 al 2011.
Il cartello degli autocarri ha visto il coinvolgimento di alcune delle principali case produttrici a livello globale, tra cui Daimler, Volvo/Renault, MAN, Iveco, DAF e Scania, per aver manipolato i prezzi di vendita dei camion medi e pesanti e ritardato l’introduzione di tecnologie per la riduzione delle emissioni, influenzando il mercato degli autocarri e imponendo sovrapprezzi a tutte le aziende che hanno acquistato o preso in leasing questi veicoli durante quel periodo.
2. Le decisioni della Commissione Europea
• 19 luglio 2016: La Commissione Europea ha inflitto una sanzione record di circa 2,93 miliardi di euro ai produttori di autocarri, inclusi nomi di spicco come Daimler, MAN, Volvo/Renault, Iveco e DAF.
• 27 settembre 2017: Scania è stata anch’essa condannata a una sanzione di circa 880 milioni di euro, completando così l’elenco dei produttori coinvolti.
• 2 febbraio 2022: Il Tribunale dell’UE ha confermato la decisione della Commissione Europea che aveva sanzionato Scania per la sua partecipazione al cartello dei produttori di autocarri.
• 1 febbraio 2024: La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha respinto l’appello di Scania contro la sentenza del Tribunale UE e la decisione della Commissione del 2017, confermando l’ammenda di circa 880 milioni di euro. Questa sentenza stabilisce che Scania ha partecipato all’infrazione unica e continuata che ha riguardato l’intero SEE (Spazio Economico Europeo) fino al 18 gennaio 2011.
3. Le opportunità di risarcimento per le aziende di autotrasporto
Alla luce di queste decisioni, le aziende che hanno acquistato o preso in leasing camion dai produttori coinvolti durante il periodo del cartello hanno diritto a chiedere il risarcimento per il sovrapprezzo pagato.
Considerando le implicazioni sostanziali e processuali derivanti dalle recenti pronunce giudiziarie, è importante agire tempestivamente per ottenere il risarcimento che spetta di diritto.
Alla luce di queste novità, vi invitiamo a verificare se la vostra azienda rientra tra quelle danneggiate dal cartello. Se avete acquistato o preso in leasing autocarri nel periodo 1997-2011, potreste avere diritto a un risarcimento significativo e dunque il diritto di avviare azioni legali nei confronti dei produttori coinvolti o, laddove possibile, negoziare efficaci soluzioni stragiudiziali per il risarcimento dei danni.
Un’assistenza legale mirata è fondamentale per valutare l’opportunità di avviare azioni legali o stragiudiziali: dall’analisi dei contratti di acquisto e di leasing fino alla stima del sovrapprezzo pagato, che in molti casi può raggiungere il 15-20% del costo del veicolo.
Restiamo a vostra disposizione per ogni chiarimento o ulteriore approfondimento.
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